L'illuminazione artificiale della cucina
In cucina una buona visibilità contribuisce a ridurre gli incidenti e a creare un’atmosfera accogliente. Per ogni zona della cucina va progettata una forma di illuminazione appropriata. Le lampade a luce direzionata creano zone fortemente illuminate e zone in ombra, permettendo di ottenere particolari effetti emozionali. I contrasti troppo forti fra luci ed ombre però possono dare fastidio e affaticare le vista. È importante allora attenuarli introducendo lampade che emettono una leggera luce diffusa.
A - Una lampada a sospensione posta alle spalle di chi lavora, crea una zona d’ombra sul piano della cucina.
A1 - Una luce sottopensile assicura un’ottima visibilità sul piano di lavoro.
B - Sopra il tavolo una lampada a luce diffusa può causare fastidio, soprattutto se la lampadina non viene schermata.
B1 - È preferibile una lampada con paralume che, oltre a creare una calda atmosfera, diffonde la luce con un fascio direzionato e non abbaglia chi è seduto. La lampada deve avere una distanza dal piano di 55-60cm.
C - L’interno dei mobili della cucina dovrebbe essere ben illuminato, ma spesso risulta buio.
C1 - Soprattutto l’interno del sottolavello può essere illuminato con una lampada fluorescente.
A - Una lampada a sospensione posta alle spalle di chi lavora, crea una zona d’ombra sul piano della cucina.
A1 - Una luce sottopensile assicura un’ottima visibilità sul piano di lavoro.
B - Sopra il tavolo una lampada a luce diffusa può causare fastidio, soprattutto se la lampadina non viene schermata.
B1 - È preferibile una lampada con paralume che, oltre a creare una calda atmosfera, diffonde la luce con un fascio direzionato e non abbaglia chi è seduto. La lampada deve avere una distanza dal piano di 55-60cm.
C - L’interno dei mobili della cucina dovrebbe essere ben illuminato, ma spesso risulta buio.
C1 - Soprattutto l’interno del sottolavello può essere illuminato con una lampada fluorescente.