L'architettura e le soluzioni edilizie degli insetti
Gli insetti erano sulla terra molto prima dell'uomo. Per questo hanno dovuto sopravvivere ai cambiamenti climatici, ai cataclismi, ai vulcani e ai predatori. Alcuni, i più evoluti, si sono organizzati in società nelle quali ogni membro ha un compito specifico: raccolta del cibo, difesa e riproduzione. Questi ultimi in particolare per difendere la loro prole e il cibo immagazzinato hanno costruito delle vere fortezze che noi chiamiamo alveari, nidi, astucci, gallerie e costruzioni che competono con quelle progettate dall'uomo. Le api che sono considerate come insetti tra i più evoluti costruiscono delle celle di cera nelle quali immagazzinano cibo, resine e allo stesso tempo servono per allevare le loro larve. Per proteggere la loro casa non trascurano nulla, nemmeno la pittura che è fatta di sostanze antibiotiche. Questo non è trascurabile poiché l'uomo sino ad oggi non dispone ancora di tale biotecnologia. All'entrata della “casa-fortezza” vi sono guardie disposte a sacrificare la loro vita. Tra di loro le “guardie giurate” si comunicano non con volgari cellulari divoratori di pile e di energia, ma con dei messaggi olfattivi che mettono in allarme non solo i loro compagni ma anche i “villaggi” vicini. La fuga degli intrusi è consigliabile, pena la morte.Nei paesi tropicali esistono molte specie di api che non dispongono di pungiglione e che hanno trovato soluzioni architettoniche per i loro nidi molto ingegnosi. Un labirinto ben progettato all'entrata non permette facilmente l'acceso ai nemici. Seguono strettoie e lunghi corridoi dove i padroni di casa possono facilmente intercettare il nemico. La disposizione delle varie celle è poi studiata dalla “sezione studi” della colonia. Le riserve di viveri sono messe prima dell'”asilo nido”. Il predatore dopo aver soddisfatto la sua fame forse risparmierà le giovani api che rappresentano il futuro della colonia. Le vespe che noi tacciamo come cattive e aggressive meriterebbero invece tanti premi Nobel per le soluzioni architettoniche dei loro nidi. Come materiale utilizzano della cellulosa cementata con la loro saliva. Molte avvolgono il loro nido con dei “muri” di carta sufficienti a proteggerle dai fattori climatici avversi e dai nemici. Alcune vespe tropicali sono capaci addirittura di fabbricare delle pareti trasparenti per le loro case simili a vere finestre. Altri imenotteri utilizzano per loro abitazioni del vero cemento costituito da terra e saliva. Seccandosi, queste case, diventano solide, resistenti e possono durare per diversi anni. Le termiti invece sono più discrete, evitano la luce e frequentemente costruiscono trincee coperte e gallerie sotterranee. Nei tropici la parte esterna del nido, simile a delle cattedrali o a delle piramidi, può raggiungere addirittura una altezza di diversi metri. All'interno in celle custodite da soldati armati di terribili sostanze chimiche vi sono le celle di una o più regine a seconda della struttura sociale peculiare ad ogni specie. Le formiche, con la loro proverbiale pazienza, costruiscono immensi formicai profondi sino a più di tre metri. Nell'Amazzonia si è visto un nido di formiche tagliatrici di foglie che occupava una superficie di 350mq: un vero condominio! Altri insetti, come le mantidi e gli scarafaggi, che non vivono in comunità non sono meno ingegnosi: per proteggere le loro uova costruiscono intelligenti imballaggi che proteggono allo stesso tempo dagli intrusi e dal clima le loro preziose uova. Non mancano in questi involucri delle vie di uscita già pronte per permettere ai futuri piccoli l'uscita all'esterno. Alcune larve di insetti chiamati tricotteri, che i pescatori conoscono bene perché le utilizzano per la pesca, si rinchiudono in astucci tessuti con fili di seta. La parte esterna è poi coperta da materiali che si mimetizzano perfettamente con l'ambiente circostante: rametti , pezzi di foglie e addirittura di piccole conchiglie.Gli architetti di Homo sapiens si stanno interessando a queste tecnologie che hanno il pregio di essere ecologiche, ecocompatibili e possono realizzarsi con materiali di recupero e con un notevole risparmio energetico. Insomma, se noi adottassimo le soluzioni tecniche degli insetti per costruire le nostre case non tremeremmo di fronte al crollo delle borse e al pauroso aumento del costo del petrolio e dell'energia. (Giovanni Onore)
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