Abitare il tempo 2009

Dal 17 al 21 settembre, Verona celebra la creatività contemporanea, ospitando due importanti manifestazioni espositive: la 24ª edizione di ‘Abitare il Tempo, Giornate Internazionali dell'Arredo', prestigiosa rassegna trasversale, dedicata al , alla decorazione e all' d'autore, e la 5ª edizione di ArtVerona, selezionata vetrina delle più qualificate gallerie italiane d'arte moderna e contemporanea. I due appuntamenti si svolgeranno infatti, fianco a fianco, nei padiglioni del quartiere fieristico di Verona.
Un abbinamento realizzato per la prima volta in Italia ma anche un'occasione unica per sperimentare identità e differenze dei linguaggi creativi, fra arti… e mestieri, per cogliere in anteprima le tendenze del gusto e del mercato, per godere di uno spettacolo estetico-progettuale ‘totale', che ha pochi altri esempi nel mondo. Una convergenza, dunque, che genera sinergie virtuose fra due universi contigui e spesso intrecciati, al punto da generare un circuito parallelo, quello del collezionismo e delle gallerie di , fenomeno in crescita negli ultimi anni.
Per tali motivi, agli operatori del mondo dell'arte e a quelli dell'arredamento e dell'architettura d'interni sarà possibile visitare entrambe le fiere con un solo biglietto, attraversando i confini fra arte e design alla scoperta di talenti che dalla ricerca e dall'invenzione traggono le loro prerogative. Come William Sawaya e Paolo Moroni che da 25 anni, sotto l'insegna ‘Sawaya&Moroni;', esplorano le nuove frontiere, stilistiche ed espressive, dell'abitare, contribuendo a promuovere la genialità di architetti come Michael Graves, Adolfo Natalini, Jean Nouvel, Massimiliano Fuksas, Zaha Hadid e Daniel Libeskind, declinata in originali collezioni d'arredo. Ad essi sarà dedicata la mostra retrospettiva ‘Un'enigmatica singolarità', che farà da cerniera fra le due fiere e costituirà il punto d'incrocio ideale di questa convergenza, tema al quale ArtVerona dedicherà il tradizionale forum economico di apertura nella mattinata del 17 settembre.
Del resto, gli incroci fra arte e design saranno protagonisti di molti degli eventi organizzati ad ‘Abitare il Tempo': dalle ‘Belle di giorno, belle di notte', svettanti ceramiche totemiche dell'artista e progettista Linde Burkhardt, a ‘I magnifici 7', rassegna di tavoli d'autore firmati tra gli altri dai ‘transavanguardisti' Sandro Chia e Mimmo Paladino e dal poeta-artista americano Lawrence Ferlinghetti, dal ‘Ristorante Futurista', fulcro estetico-gastronomico della mostra ‘Le isole dell'ospitalità', curata dall'architetto Ettore Mocchetti, direttore della rivista ‘AD', all'inedita libertà plastica esercitata dai 30 designer italiani e stranieri partecipanti al ‘CambioVaso', dal ‘concept' di punto vendita d'arredo in cui l'abitare viene anche modellato sull'arte, messo a punto dal Dipartimento Distribuzione e Servizi dell'ADI (Associazione per il Disegno Industriale) con la preziosa consulenza di Dario Maiocchi (titolare del negozio ‘Dima-Design' di Vimercate e precursore della strategia dello sconfinamento), agli interni dello spettacolare super yacht ‘Sea Force One', ospite della mostra ‘Linking People', progettato da Luca Dini e reso ancor più suggestivo da alcune installazioni di Fabrizio Plessi, fino al programma ‘' Valcucine, già siglato dall'intervento decorativo di artisti quali Ugo Nespolo, Alessandro Mendini (ne LaCucinaAlessi) Artedeisa, Paolo Celotto, ed ora esposto presso lo ‘Shopping Lab' (pad. 7) nella versione ‘Artematica Vitrum Arte' personalizzata dallo Studio Bestetti. Senza dimenticare, naturalmente, la cerimonia di consegna del Premio Abitare il Tempo 2009, assegnato quest'anno a Gillo Dorfles, acuto osservatore delle tendenze creative (17 settembre, ore 13, Veronafiere, Sala Rossini).
Beninteso, il matrimonio fra arte e design non si esaurisce in fiera ma coinvolge l'intera città scaligera in una kermesse di piccoli e grandi appuntamenti, fra gallerie e showroom allestiti per l'occasione. Un lungo weekend ad alto coefficiente creativo suggellato dalla personale dedicata all'artista londinese Marc Quinn e curata da Danilo Eccher alla Casa di Giulietta.