Valcucine al Fiat Marketing LAB 2009 | Sustainable Marketing Innovation

Cosa dovremmo portare con noi nel prossimo millennio? Quali attitudini e qualità saranno necessarie (nell'arte, nella scienza, nella vita quotidiana)? Almeno sei le fondamentali: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, costanza. (Italo Calvino, 1984)
Così inizia l'intervento del prof. Francesco Zurlo (Direttore del Master di I livello in strategico del Politecnico di Milano), nel workshop sul integralmente dedicato al management del Gruppo Fiat Auto.
Dagli spunti filosofici di Calvino alle provocazioni (forse utopiche) di John Thackara “come potremmo progettare un mondo nel quale ci si affida meno alla tecnologia e più alle persone?” affrontando nelle varie sfaccettature la problematica e le attenzioni che richiede una tematica attuale e complessa come quella della sostenibilità. E' necessario quindi pensare alle conseguenze del design facendo attenzione a diversi fattori quali i sistemi naturali, quelli industriali e non ultimi quelli sociali. Il consumatore come persona viene quindi posto al centro dell'intero sistema di design del prodotto, dalla progettazione alla comunicazione dello stesso.
Valore, contenuti, cultura e servizio sono le parole chiave per il design del futuro.
E il consumatore come la pensa? Da una ricerca del Det Norsk Veritas il 70% degli italiani (propensi) considerano gli aspetti etico sociali in fase di acquisto, poi solamente il 30% effettivamente effettua l'acquisto. Questo indica sicuramente una minore superficialità e una maggiore informazione del consumatore rispetto al passato che però stenta ancora a premiare i prodotti cosiddetti “green” o “eco” (con prezzo pari o maggiore del 10%). E' vero anche che dal lato dell'offerta manca ancora molta cultura e preparazione in fatto di educazione ambientale.
Al momento della progettazione un approccio possibile è quello basato sull'LCD (Life Cycle Design) che tenga in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto (sviluppo, industrializzazione, produzione, distribuzione, uso, manutenzione, riciclo o riutilizzo). Le linee guida per la progettazione del prodotto sostenibile sono quindi: dematerializzazione, riciclabilità, riduzione delle emissioni tossiche e lunga durata del prodotto, estensione del ciclo di vita dei , facile disassemblabilità.
A questo punto dopo brevi esempi di prodotti concepiti secondo questi driver (l'Ipod e il Mac G5della Apple, la Solar Bottle di Alberto Meda e Francisco Gomez Paz, Blight di Vincent Gerkens, Ecopod di Hoeweler e Yoon Architecture, Bella Rifatta di Sawaya&Moroni;, la sedia da ufficio Aeron di Herman Miller) è stato presentato il case study Valcucine con un intervento di Daniele Prosdocimo: un mix di filosofia e cultura della sostenibilità arricchita dai contenuti del designer Gabriele Centazzo per l'estensione della durata estetica del prodotto.
Il messaggio che Valcucine ha voluto far arrivare alla platea è la necessità di un comportamento etico basato sul sapere che deve portare all'essere, prima che al fare (produrre) e al condividere (comunicare): la necessità quindi di un reale atteggiamento ed una tensione verso la sostenibilità, non una facciata studiata ad hoc per vendere di più (green washing).